La Cittadella di Saladino si erge maestosa sul paesaggio urbano del Cairo, catturando l'immaginazione dei visitatori con la sua imponente presenza.
Questa fortezza medievale, costruita da Salah el-Din (Saladino) nel XII secolo, rappresenta un simbolo di potere e storia che ha attraversato i secoli.
La sua architettura mozzafiato e la ricca eredità culturale la rendono una tappa imperdibile per chiunque visiti la capitale egiziana.
Esplorare la Cittadella di Saladino significa immergersi in un viaggio nel tempo che abbraccia diverse epoche della storia egiziana.
Dai suoi bastioni fortificati alla splendida Moschea di Muhammad Ali, questo complesso offre una varietà di attrazioni da scoprire.
I visitatori possono ammirare l'architettura islamica, esplorare musei interessanti e godere di viste panoramiche mozzafiato sulla città del Cairo.
Questo articolo guiderà i lettori attraverso la storia, l'architettura e le principali attrazioni di questo gioiello storico.
La Cittadella di Saladino, uno dei monumenti più iconici del Cairo islamico, ha avuto origine nel XII secolo.
Il sultano Salah al-Din al-Ayyubi, noto anche come Saladino, ordinò la costruzione di questa imponente fortezza sulle colline di Muqattam nel 1176 d.C. (572 AH).
Saladino, fondatore della dinastia ayyubide (1174-1260), era uno dei sovrani più importanti nella storia dell'Islam.
Nel 1171, riuscì a porre fine al califfato sciita fatimide al Cairo (979-1171) e a ristabilire il sunnismo in Egitto.
La costruzione della Cittadella iniziò tra il 1176 e il 1183 d.C., con l'obiettivo di proteggere Il Cairo da potenziali attacchi dei crociati e fornire un centro di governo sicuro per il nuovo regime di Saladino.
Tuttavia, la fortezza non fu completata durante la sua vita.
Il progetto fu portato a termine durante il regno del sultano al-Kamel ibn al-Adel nel 1207 d.C. (604 AH), che decise di risiedervi, facendone la residenza ufficiale dei governanti d'Egitto.
La posizione strategica della Cittadella sulle colline di Muqattam le conferiva una formidabile posizione difensiva e offriva, come ancora oggi, una vista panoramica senza restrizioni sul Cairo.
Saladino aveva anche progettato di costruire un muro lungo circa 20 chilometri che avrebbe circondato sia Il Cairo che Fustat (la precedente capitale nelle vicinanze).
Il suo obiettivo era unificare le due città in un unico complesso difensivo.
La fortezza originale costruita al tempo di Saladino consisteva essenzialmente in quello che oggi è noto come il Recinto Settentrionale, sebbene non tutti gli elementi delle attuali mura del Recinto Settentrionale siano originali.
La costruzione della Cittadella ayyubide sembra essere continuata sotto il sultano al-'Adil (r. 1200-1218), fratello e successore di Saladino.
La Cittadella di Saladino si erge maestosa su una collina nel centro del Cairo, dominando il paesaggio urbano circostante.
Questa imponente fortezza islamica, costruita originariamente dal sultano Saladino nel XII secolo, ha avuto un ruolo fondamentale nella protezione del Sultanato d'Egitto e della Siria dalle incursioni dei crociati.
La Cittadella è circondata da mura imponenti e robuste che si sviluppano su tre livelli diversi.
Queste mura, che in alcuni punti raggiungono uno spessore di 6 metri, rappresentano un notevole esempio di ingegneria militare medievale.
Le fortificazioni sono ulteriormente rafforzate da torri difensive strategicamente posizionate, che hanno svolto un ruolo cruciale nel sistema difensivo della Cittadella durante le campagne militari.
Le torri rotonde presenti nelle mura esterne del Recinto Settentrionale risalgono alla costruzione iniziale di Saladino, mentre le grandi torri rettangolari sono state aggiunte durante il regno di al-Adil.
Due grandi torri rotonde nell'angolo nord-orientale del recinto, note come Burj al-Ramla (Torre della Sabbia) e Burj al-Hadid (Torre del Ferro), sono state successivamente rinforzate da al-Kamil nel 1207.
All'interno della Cittadella si trovano numerosi edifici di grande importanza storica e architettonica. Tra questi spiccano:
Lo stile architettonico della Cittadella riflette una fusione di influenze islamiche, egiziane e mediterranee.
L'uso di materiali come pietra, mattoni e calcestruzzo è caratteristico dell'architettura dell'epoca.
Gli edifici sono decorati con elementi ornamentali come affreschi, mosaici e colonne, che aggiungono bellezza e raffinatezza alle strutture.
Un esempio notevole di questo stile è la Qa'a al-Ashrafiyya, una sala di ricevimento costruita nel 1291-1292.
Le sue pareti erano decorate con pannelli di marmo multicolore nella parte inferiore, sopra i quali si trovava un fregio di mosaici di marmo con madreperla e altri rilievi in marmo.
Al di sopra di questi, pannelli di mosaici di vetro raffiguravano scene di alberi e palazzi, reminiscenti dei mosaici della Moschea degli Omayyadi e del Mausoleo di Baybars a Damasco.
La disposizione degli edifici all'interno della Cittadella segue un piano ben definito.
La parte settentrionale era dedicata alle funzioni militari, mentre la parte meridionale ospitava la residenza privata del sultano e l'amministrazione statale.
All'esterno, ai piedi sud-occidentali della Cittadella, si trovava il campo di parata che è rimasto in uso per secoli.
La Moschea di Muhammad Ali, conosciuta anche come Moschea di Alabastro, è un'imponente struttura situata nella Cittadella del Cairo.
Fu commissionata da Muhammad Ali Pasha tra il 1830 e il 1848, in memoria del suo figlio maggiore, Tusun Pasha, scomparso nel 1816.
La costruzione della moschea iniziò nel 1830 e si protrasse fino al 1848, sebbene il completamento definitivo avvenne solo durante il regno di Said Pasha nel 1857.
Muhammad Ali Pasha, un pascià di origine albanese nominato dal sultano ottomano nel 1805 per ristabilire l'ordine dopo l'occupazione francese dell'Egitto.
Questa decisione rappresentava una dichiarazione audace di indipendenza de facto dell'Egitto, in contrasto con i Mamelucchi che, nonostante la sottomissione politica agli Ottomani.
Avevano mantenuto gli stili architettonici delle precedenti dinastie mamelucche.
La Moschea di Muhammad Ali si distingue per la sua architettura imponente e la sua posizione dominante sulla sommità della Cittadella.
Con la sua silhouette animata e i due minareti gemelli, è la moschea più visibile del Cairo e uno dei punti di riferimento più fotografati della città.
L'architetto Yusuf Bushnak di Istanbul progettò la moschea ispirandosi alla Moschea del Sultano Ahmed di Istanbul.
La struttura presenta una pianta quadrata di 41x41 metri, con una cupola centrale di 21 metri di diametro circondata da quattro piccole cupole e quattro semicupole.
L'altezza complessiva dell'edificio raggiunge i 52 metri.
Due eleganti minareti cilindrici di stile turco, alti 82 metri, si ergono sul lato occidentale della moschea.
Questi minareti, con due balconi ciascuno e cappelli conici, furono completati solo nel 1957.
La loro altezza eccezionale era considerata un atto di insubordinazione verso i governanti ottomani, poiché solo il Sultano ottomano aveva il privilegio di costruire minareti così alti.
La Moschea di Al-Nasir Muhammad, conosciuta anche come Moschea del Sultano al-Nasir Muhammad ibn Qalawun, è un edificio di grande importanza storica situato nella sezione meridionale della Cittadella.
Costruita all'inizio del XIV secolo, precisamente nel 1318, per ordine del sultano mamelucco Al-Nasir Muhammad, questa moschea ha avuto un ruolo fondamentale come luogo di culto reale durante il periodo mamelucco.
L'architettura della moschea riflette lo stile dell'epoca, con una pianta a corte aperta circondata da quattro porticati.
Due minareti si ergono imponenti, caratterizzati un tempo da coperture in piastrelle verdi che richiamavano l'influenza dello stile islamico orientale.
La cupola centrale presenta decorazioni interne di notevole pregio, con iscrizioni coraniche, i titoli del Sultano al-Nasir Muhammad e la data di ricostruzione della moschea.
Tra gli elementi di spicco dell'interno si trova il minbar, il pulpito finemente lavorato in legno con intarsi in avorio e madreperla, che porta inciso il nome del Re Farouk.
Il soffitto della moschea è abbellito da eleganti motivi geometrici che catturano l'attenzione dei visitatori.
La storia della moschea ha attraversato periodi di splendore e di declino.
Durante l'occupazione britannica del 1882, l'edificio fu utilizzato come deposito e prigione, subendo gravi danni.
Tuttavia, nel 1948 è stato oggetto di un importante intervento di restauro che ha permesso di recuperare gran parte del suo antico splendore.
La Moschea di Sulayman Pasha, nota anche come Moschea Sariat al-Jabal, rappresenta un importante esempio di architettura ottomana all'interno della Cittadella del Cairo.
Costruita nel 1528 per volere di Suleiman Pasha Al-Khadem, uno dei governatori ottomani dell'Egitto, questa moschea fu originariamente destinata all'uso dei giannizzeri di stanza nell'area settentrionale della fortezza.
L'edificio si distingue per la sua struttura a forma di T, tipica dello stile ottomano, e presenta una combinazione unica di elementi architettonici ottomani e cairoti.
La moschea è suddivisa in due sezioni principali, con una cupola centrale circondata da semicupole decorate con iscrizioni colorate.
Tutte le cupole sono rivestite di piastrelle verdi con motivi geometrici, un tratto distintivo dell'architettura ottomana.
Il cortile esterno, pavimentato in marmo, è circondato da cupole poco profonde decorate con piastrelle verdi.
Un elemento di particolare interesse è il santuario risalente al periodo fatimide, che ospita le tombe di vari funzionari ottomani e è dedicato a Sidi Sariya, un compagno del profeta Maometto.
Il minareto della moschea, considerato uno dei più eleganti del Cairo, si trova alla sinistra dell'ingresso.
La sua struttura in pietra presenta un fusto cilindrico sfaccettato con una punta conica, tipico dello stile ottomano.
Il minareto è arricchito da due balconi decorati con muqarnas multicolore e intagli, che richiamano l'influenza dell'architettura mamelucca.
Il Museo Nazionale Militare, situato nell'area nord-occidentale dei tre Palazzi Haram all'interno della Cittadella del Cairo, è il museo ufficiale dell'Esercito Egiziano.
La sua posizione offre una vista panoramica sulle colline di Mokattam e sull'ingresso della Cittadella.
Fondato nel 1937, il museo ha avuto diverse sedi prima di stabilirsi definitivamente nel Palazzo Haram della Cittadella nel novembre 1949.
Da allora, ha subito vari interventi di rinnovamento, con i più recenti nel 1982, 1993 e 2011.
Il museo offre ai visitatori un'ampia panoramica della storia militare egiziana, suddivisa in diverse sale tematiche:
Tra gli oggetti esposti più interessanti si trova un MiG-21F, testimonianza dell'evoluzione dell'aviazione militare egiziana.
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