Situato a breve distanza dalla vibrante città di Cairo, in Egitto, Saqqara rappresenta una delle più ricche e meno esplorate pagine della storia dell'antico Egitto.
Questo vasto sito archeologico, noto per essere la necropoli della capitale egizia di Memphis, offre uno sguardo unico nelle pratiche funerarie, nella società e nelle credenze religiose degli antichi egizi.
Tra piramidi, mastabe e complessi funerari, Saqqara custodisce i segreti di millenni di storia, distinguendosi per l'imponente Piramide a gradoni di Djoser, uno dei monumenti più antichi e straordinari dell'umanità.
Nel corso di questo articolo, esploreremo i dettagli di Saqqara Egitto, dalla sua storia e mitologia alle imponenti strutture che popolano il sito, come la Piramide di Djoser.
La considerata una delle prime grandi costruzioni in pietra del mondo, e il Serapeum, luogo di sepoltura per gli antichi Apis, sacri tori venerati nell'Egitto antico.
Saranno inoltre esaminate le scoperte archeologiche recenti che continuano a offrire nuove prospettive su questo complesso sito.
Forniremo infine consigli pratici per i turisti interessati a visitare questo affascinante segmento del passato, rendendo questo articolo una guida completa per chiunque voglia immergersi nell'incanto e nella magnificenza di Saqqara.
Saqqara non è solo un sito archeologico, ma un luogo dove storia e mito si intrecciano inestricabilmente.
Questa vasta necropoli, situata a 30 km a sud del Cairo, è stata teatro di riti funerari e culti religiosi che risalgono alle prime dinastie egizie.
Il legame di Saqqara con la mitologia egizia è profondamente radicato nella figura di Sokar, il dio funerario venerato in quest'area.
Sokar, rappresentato spesso come un falco o come una mummia con testa di falco, era associato alla morte, al decadimento e agli artigiani, specialmente quelli che lavoravano i metalli.
Il culto di Sokar era centrato a Menfi, e Saqqara, essendo la necropoli di questa antica capitale, giocava un ruolo cruciale nelle celebrazioni in suo onore.
Durante le festività, i devoti dissodavano e coltivavano la terra, un'attività che sottolinea il possibile collegamento di Sokar con l'agricoltura.
La storia di Saqqara è ricca di racconti e leggende che continuano a affascinare studiosi e visitatori.
Una delle più intriganti è quella legata al Serapeum, la galleria sotterranea dove venivano seppelliti i tori Api, considerati incarnazioni del dio Ptah.
I colossali sarcofagi di granito, trovati vuoti, hanno alimentato numerose speculazioni e leggende metropolitane, complicando ulteriormente l'enigma di questa struttura.
Inoltre, la perdita dei diari di scavo del suo scopritore, Auguste Mariette, ha lasciato molte domande senza risposta, accrescendo il mistero che avvolge il Serapeum.
Nel cuore della necropoli di Saqqara, la Piramide di Djoser emerge come un simbolo rivoluzionario dell'architettura del III millennio a.C.
Concepita dall'architetto Imhotep per il faraone Djoser, questa struttura è riconosciuta come la prima grande piramide a gradoni del mondo, segnando un punto di svolta nella costruzione monumentale.
La Piramide di Djoser è costituita da sei mastabe sovrapposte, che diminuiscono progressivamente di dimensioni dall'alto verso il basso.
Questa configurazione a gradoni non solo era innovativa per l'epoca, ma simboleggiava anche una scala verso il cielo, facilitando l'ascesa spirituale del faraone nell'aldilà.
La base della piramide copre un'area di circa 121 x 109 metri, con un'altezza originale di 62 metri, rendendola una delle prime e più imponenti costruzioni in pietra dell'epoca.
Il design interno includeva un complesso sistema di corridoi e camere sotterranee, pensati per proteggere e conservare le offerte funerarie e le immagini sacre destinate a accompagnare il faraone nella vita dopo la morte.
Questi spazi, oltre a fornire sicurezza, erano decorati con raffigurazioni di divinità e scene di vita quotidiana, che avevano lo scopo di assicurare al faraone una esistenza eterna e serena.
La Piramide di Djoser rappresenta un'avanzata significativa nell'architettura non solo egizia ma mondiale.
È considerata il primo monumento in pietra di grandi dimensioni della storia, e le tecniche costruttive sviluppate durante la sua edificazione hanno posto le basi per le future piramidi, inclusa la Grande Piramide di Giza.
Le Tombe dei Nobili a Saqqara rappresentano una finestra straordinaria sulla vita e le usanze dell'élite dell'Antico Egitto.
Queste sepolture, riservate ai funzionari di alto rango e ai rappresentanti della corte, si distinguono per la loro architettura e le ricche decorazioni interne, che riflettono il prestigio e la posizione sociale dei defunti.
Le tombe dei nobili a Saqqara sono prevalentemente costruite seguendo il modello delle mastabe, una tipologia di tomba che si sviluppa in orizzontale piuttosto che in altezza come le piramidi.
Queste strutture sono caratterizzate da una sovrastruttura che nasconde una o più camere sotterranee dove venivano collocati il sarcofago e le offerte funerarie.
La sovrastruttura era accessibile attraverso una cappella in superficie, dove i familiari e i sacerdoti potevano compiere i riti in onore del defunto.
La tomba di Irukaptah, soprannominata "la tomba del macellaio", è un esempio emblematico per il suo design unico e per essere il miglior esempio conservato dell'arte e dell'architettura del periodo dell'Antico Regno.
Le tombe dei nobili non erano solo luoghi di riposo per l'eternità, ma anche manifestazioni di status e ricchezza.
Le pareti interne delle tombe erano riccamente decorate con rilievi e dipinti che rappresentavano scene di vita quotidiana, cerimonie religiose, e testi funerari, offrendo uno spaccato della vita quotidiana dell'epoca.
I rilievi erano realizzati con grande cura: inizialmente, gli artisti livellavano e preparavano la superficie della pietra, poi disegnavano le figure con pigmenti colorati e infine scolpivano i dettagli.
Questo processo meticoloso assicurava che ogni scena fosse espressiva e dettagliata.
La tomba Mastaba di Kagemni, per esempio, è particolarmente nota per le sue scene vivaci che illustrano le attività quotidiane e le cerimonie funebri.
Il Serapeo di Saqqara, noto per la sua affascinante storia e le sue impressionanti caratteristiche architettoniche, è uno dei luoghi più emblematici del culto degli Apis in Egitto.
Questi tori, visti come incarnazioni del dio Ptah, venivano sepolti qui dopo elaborate cerimonie, riflettendo la loro importanza nelle credenze religiose e nella vita sociale dell'antico Egitto.
La pratica di mummificazione degli Apis era un processo complesso e ricco di rituali.
Questi tori, una volta morti, venivano trasportati lungo la via sacra di Memphis fino a Saqqara.
Qui, venivano sottoposti a un dettagliato processo di mummificazione che includeva la ricomposizione e la pittura del corpo con un globo solare tra le corna, simbolo della loro divinità.
La mummia veniva poi posta su una slitta e accompagnata da una processione di preti e notabili del regno fino al Serapeum.
Nonostante le aspettative, i sarcofagi spesso si rivelavano vuoti, con solo alcuni resti di ossa, suggerendo che i manufatti potrebbero essere stati originariamente creati da una civiltà pre-dinastica e successivamente riutilizzati.
Le cerimonie legate agli Apis erano eventi di grande significato.
Dopo la morte di un toro Apis, i sacerdoti iniziavano un periodo di digiuno e purificazione, durante il quale si astenevano dai rapporti sessuali e si nutrivano solo di pane, acqua e vegetali.
La processione funebre, un percorso di circa 5 chilometri fino al Serapeum, era marcata da rituali purificatori e accompagnata da canti e danze.
Al loro arrivo, veniva eseguito il rituale dell'apertura della bocca, e la mummia veniva introdotta nella sua stanza sotterranea dedicata, segno della sua transizione nell'aldilà.
Questi riti non solo onoravano il toro defunto ma rafforzavano anche il legame tra la comunità, la religione e la monarchia, testimoniando l'importanza degli Apis come simboli di fertilità e potenza.
A Saqqara, l'antica necropoli di Menfi, si trovano diverse piramidi. Le principali piramidi di Saqqara sono:
La Piramide a Gradoni di Djoser: È la più antica piramide egizia conosciuta, costruita intorno al 2700 a.C. durante la III dinastia.
La Piramide di Userkaf: Costruita durante la V dinastia, intorno al 2465 a.C.
La Piramide di Teti: Costruita durante la VI dinastia, intorno al 2345 a.C.
La Piramide di Pepi I: Costruita durante la VI dinastia, intorno al 2332 a.C.
La Piramide di Merenre I: Costruita durante la VI dinastia, intorno al 2287 a.C.
La Piramide di Pepi II: Costruita durante la VI dinastia, intorno al 2278 a.C.
A Saqqara ci sono molti siti e monumenti antichi da visitare. Ecco alcuni dei principali luoghi di interesse:
La Piramide a Gradoni di Djoser: È la più antica piramide egizia conosciuta, costruita durante la III dinastia. È un sito archeologico molto importante.
Il Complesso Funerario di Djoser: Oltre alla piramide, il complesso include il Serdab, la Corte del Sed e altri edifici.
La Necropoli di Saqqara: Oltre alle piramidi, ci sono numerose tombe, templi e altre strutture funerarie di varie epoche.
La Piramide di Userkaf, Teti, Pepi I, Merenre e Pepi II: Queste piramidi di diverse dinastie offrono un'opportunità unica per studiare l'evoluzione dell'architettura piramidale.
Il Serapeo: Questo tempio sotterraneo era dedicato al dio Apis, una manifestazione del dio Ptah.
Il Museo di Saqqara: Ospita una vasta collezione di reperti archeologici provenienti dagli scavi della zona.
Le Tombe Dipinte: Alcune tombe private conservano affreschi e dipinti murali ben conservati.
Il tempo necessario per visitare Saqqara dipende da diversi fattori, come il livello di interesse e il grado di approfondimento che si vuole raggiungere.
Tuttavia, ecco alcune indicazioni di massima:
Visita di base: Se si vuole vedere i principali siti e monumenti in modo veloce, una visita di mezza giornata (4-5 ore) può essere sufficiente.
Questo permetterebbe di vedere la Piramide a Gradoni di Djoser, il Complesso Funerario di Djoser, alcune delle altre piramidi principali e il Museo di Saqqara.
Visita approfondita: Per una visita più completa e approfondita di Saqqara, si consiglia di dedicare almeno una giornata intera (8-10 ore).
Questo permetterebbe di esplorare in modo più dettagliato i vari siti archeologici, le tombe dipinte, il Serapeo e di avere il tempo necessario per comprendere meglio la storia e l'importanza di questo sito.
Visita con guida esperta: Se si desidera avere una comprensione più approfondita della storia e dell'archeologia di Saqqara, una visita guidata di una giornata intera può essere molto utile.
Una guida esperta può fornire informazioni dettagliate e contestualizzare meglio i vari monumenti.
In generale, si consiglia di dedicare almeno una giornata intera per visitare Saqqara in modo completo e approfondito.
Soprattutto se si vuole avere il tempo necessario per esplorare i vari siti e comprenderne appieno l'importanza storica e archeologica.
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